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Il Castello di Gropparello è una rocca fortificata della provincia di Piacenza, sita nel comune di Gropparello. Posto su un picco di rocce ofiolitiche sovrasta un orrido sul cui fondo scorre il torrente Vezzeno.

Il nome del luogo Gropparello ha la propria derivazione dal termine celtico “Grop” che indica un ostacolo naturale, di tipo roccioso: il castello, infatti, sorge in cima ad uno sperone roccioso, su uno strapiombo che domina il torrente Vezzeno, formando un orrido di circa 85 metri di altezza, rendendo il castello, nel passato noto come rocca di Cagnano, praticamente inespugnabile nei secoli.

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Il castello è stato edificato sulla sede di un castrum romano, posto a difesa della via per Velleia. Nell'808 Carlo Magno assegna la giurisdizione sui terreni posti fra il Chero, il Riglio e il Vezzeno al vescovo Giuliano II di Piacenza.
Nel medioevo il castello è terreno di scontro tra Guelfi e Ghibellini, rappresentando l'unica roccaforte guelfa nel territorio piacentino, e passa per le mani di molte famiglie: Fulgosio, Borri, Anguissola.
Pur se composto di parti risalenti a epoche diverse ha l'aspetto compatto della roccaforte con doppia cinta muraria merlata, cortile, torri, torrione d'ingresso con doppio ponte levatoio (uno pedonale e uno carrabile), mastio, camminamenti di ronda scavati nella roccia. Di forma irregolare le mura seguono il profilo scosceso dello sperone roccioso a picco sul torrente Vezzeno.
La parte più antica del castello è la torre, a base quadrata, costruita proprio sulla sommità della rupe, che permettendo una visuale sulla valle fino a Piacenza ne costituiva il luogo ideale per una torre di guardia a sorveglianza di possibili arrivi di eserciti nemici dalla pianura padana; alla base della torre era scavata una cisterna per la raccolta dell'acqua, indispensabile per resistere a lunghi assedi.

Il mastio risale al XI secolo, il corpo di guardia al XIV, le parti residenziali al XVI.

Nel parco che circonda il castello è stato aperto il primo parco emotivo italiano, dove, accompagnati da animatori, i bambini possono andare alla scoperta delle fiabe e dei miti nordici.

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Il Castello di Gropparello, intorno al 1200, fu teatro di un evento tragico. Pietrone da Cagnano fece murare viva in una cella sotterranea la moglie Rossania Fulgosio, perché riteneva fosse l'amante di Lancillotto Anguissola. Alcuni testimoni, sia gente del luogo che turisti, affermano che nelle notti ventose si odono delle urla femminili provenire dalla torre del castello. Queste urla a detta di chi le ha potute sentire sono strazianti e infondono sia un senso di pena che di pura angoscia. Altri affermano di aver avuto un contatto "diretto" con una figura femminile che si aggira per il maniero, triste e sconsolata. Questa si sofferma in special modo nella sala d'armi. In ogni caso c'è chi è pronto a giurare che in generale tutto il castello sia interessato da fenomeni "strani".

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